di Antonio Ambrosio
A Castinatelli di Futani, in occasione della seconda edizione del “Festival del Moscato e dello Spumante”, due giovani hanno presentato le loro nascenti attività, entrambe legate al territorio.
Una sfida alle dinamiche emigratorie che hanno stravolto queste zone dal dopoguerra in poi, rendendole orfane di nuove generazioni.
Due realtà quella del “Pastificio del Golfo e di “Rodyum” che hanno riflettuto, deciso ed accettato di resistere combinando carattere e voglia di vincere contro la voglia di fuggire per sopravvivere.
Vivere qui per avere un futuro.
Il “Pastificio del Golfo” nasce un anno fa nel Golfo di Policastro occupandosi dapprima della produzione Artigianale di Pasta Fresca e poi della prima produzione, da pochi giorni in commercio, della Pasta Secca, nuovissima avventura affrontata nel corso del marasma del primo anno di attività, proprio per incrementare la crescita per una clientela esigente.
Francesco insieme con Aniello (fondatori del pastificio) portano avanti una scelta: essere fedeli alle regole e ai dettami della tradizione conducendo il loro lavoro con quel pensiero moderno che li contraddistingue, donando un prodotto eccellente dal richiamo artigianale, utilizzando farine coltivate nei campi cilentani, privi di concimi chimici.
“Innamorati del proprio lavoro e del prodotto” queste sono le parole sincere pronunciate per definire il frutto del loro operato.
L’olio “Rodyum” dell’azienda agricola di Rosalba Trama, il cui nome prende spunto dal paese Rodio, frazione di Pisciotta, è la chiara testimonianza che un giovane può scegliere di dare continuità e valore alla storia della propria famiglia.
Angelo Di Blasi, figlio di Rosalba, dichiara apertamente di aver intrapreso questo percorso per sfidare la madre, elogiandola nel carattere senza dimenticare il papà. e ricordando l’importanza di un mentore quale Nicolangelo Marsicani che l’ha aiutato a rendere possibile il suo progetto.
Con la sua barbetta da pischello ci tiene a promuove fortemente l’olio indicando con precisione tutti i crismi rispettati per generare un buon prodotto e che ha iniziato a ricevere già i primi riconoscimenti sul mercato locale. Fiero, spera che possa continuare ad avanzare in salita nonostante le paure.
“Radicazione” invece è la parola scelta per definire il proprio olio, per ribadire il suo attaccamento alla terra di origine.
FONTE: http://www.ritrattiditerritorio.it/2017/08/11/il-giovane-cilento/